Negli ultimi giorni, il nemico ha fatto un balzo in avanti nella sua spudoratezza, abbandonando qualsiasi parvenza di logica o plausibilità nelle sue narrazioni. Le misure emergenziali e coercitive sono state giustificate da una falsa scienza che ora sappiamo essere solo un pretesto per eseguire ordini politici .
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L’introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) rappresenta una violazione dell’art 13 e 32 della costituzione.
Dal 19 maggio 2020, con la pubblicazione del relativo decreto, i dati clinici erogati dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) vengono automaticamente inclusi nel FSE senza necessità del consenso preventivo dei cittadini.
Nesso con il Green Pass e l’Obbligo Vaccinale
L’introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico è strettamente connessa con altre recenti politiche , come il Green Pass e l’obbligo vaccinale. Il Green Pass certifica la vaccinazione, il test negativo o la guarigione dal virus, è stato integrato nel FSE per semplificare il controllo dei dati sanitari. Tuttavia, questa integrazione solleva ulteriori preoccupazioni sulla privacy e l’autonomia individuale.
L’obbligo vaccinale e l’uso del Green Pass hanno già creato divisioni significative nella società, con dibattiti accesi sulla libertà individuale . L’inclusione automatica dei dati vaccinali e dei certificati di test nel FSE e’ un ulteriore passo verso una sorveglianza sanitaria centralizzata.
Violazione della Privacy
La principale preoccupazione riguarda la privacy dei dati sanitari. Il caricamento automatico dei dati clinici nel FSE senza il consenso esplicito dei cittadini costituisce una potenziale violazione del diritto alla riservatezza. I dati sanitari sono estremamente sensibili e il loro trattamento deve essere gestito con la massima cautela. L’eliminazione del “consenso all’alimentazione” compromette la capacità dei cittadini di controllare chi ha accesso alle proprie informazioni personali e in quali circostanze.
Sicurezza dei Dati
Nonostante le rassicurazioni sulla sicurezza dei sistemi informatici, il rischio di violazioni dei dati e accessi non autorizzati è sempre presente. Cyberattacchi e fughe di dati possono avere conseguenze devastanti, esponendo i cittadini a rischi come frodi, discriminazioni e altre forme di abuso. L’automatizzazione del caricamento dei dati sanitari aumenta il volume di informazioni disponibili online, ampliando il potenziale bersaglio per attacchi informatici.
Autonomia del Paziente
La gestione autonoma delle proprie informazioni sanitarie è un diritto fondamentale del paziente. L’imposizione del FSE limita questa autonomia, trasferendo il controllo dai cittadini alle istituzioni sanitarie. Questo approccio paternalistico può creare sfiducia nel sistema sanitario e ridurre la trasparenza nella gestione delle informazioni personali.
Complicazioni Burocratiche
La procedura per opporsi al caricamento dei dati precedenti al 19 maggio 2020, sebbene disponibile, può risultare complessa e non intuitiva per molti cittadini, specialmente per coloro che non dispongono di competenze digitali avanzate o accesso facile a internet. La necessità di utilizzare credenziali digitali come SPID, CIE o TS/CNS per esprimere l’opposizione potrebbe rappresentare una barriera significativa per una parte della popolazione, in particolare anziani e persone meno tecnologicamente alfabetizzate.
Tempi Limitati per l’Opposizione
La finestra temporale limitata per esprimere l’opposizione (fino al 30 giugno 2024) aggiunge ulteriore pressione sui cittadini. Questa scadenza potrebbe non essere sufficiente per garantire che tutti siano informati adeguatamente e abbiano il tempo necessario per valutare e compiere una scelta consapevole.
Possibilità di Errori e Inaccuratezze
L’automatizzazione del processo di caricamento dei dati non è immune da errori. Esiste il rischio di includere informazioni errate o incomplete nel FSE, con conseguenze potenzialmente dannose per la qualità delle cure ricevute dai pazienti. Inoltre, la possibilità di correggere o eliminare tali errori può essere limitata e complicata, aggiungendo ulteriori disagi ai cittadini.
Conclusione
In conclusione, sebbene il Fascicolo Sanitario Elettronico possa offrire benefici in termini di efficienza e continuità delle cure, le criticità sollevate riguardo alla privacy, sicurezza, autonomia del paziente, complessità burocratica, tempistiche limitate, rischio di errori e la connessione con politiche controverse come il Green Pass e l’obbligo vaccinale, sono motivazioni valide per opporsi all’imposizione automatica del FSE. È essenziale che i cittadini mantengano il controllo sulle proprie informazioni sanitarie e che qualsiasi sistema implementato rispetti pienamente i loro diritti e la loro volontà.
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